Sinistra Ecologia Libertà
Circolo di Cutrofiano
Al Forum Amici del Territorio
Cutrofiano
Oggetto: petizione contro i mega impianti fotovoltaici industriali e sperimentali sul territorio agricolo del comune di Cutrofiano.
Premesso che il circolo di SEL condivide la generica preoccupazione espressa dal vostro forum per il diffondersi degli impianti energetici da fonti rinnovabili sul territorio agricolo, come peraltro reso con pubblico manifesto in cui si condannava il “fotovoltaico selvaggio”, ritiene comunque di non condividere sia nella forma che nella sostanza la petizione di cui vi siete fatti promotori.
Intanto la petizione è rivolta al Sig. Sindaco del Comune di Cutrofiano e all’intero Consiglio Comunale, che già nelle circostanze dei tre impianti contigui, e in tutte le sedi opportune, si è espresso con atti di ferma opposizione. In seconda istanza chiedete all’Ente Locale, che non ha nessuna competenza normativa o regolamentare in materia, se non quella di vigilanza e controllo sulla corretta e puntuale applicazione della normativa vigente in materia di fonti energetiche rinnovabili, di condannare a priori qualsiasi impianto fotovoltaico, di dotarsi di uno strumento regolamentare che disciplini gli impianti, di fare proprie le indicazioni contenute nel P.U.T.T., nel P.T.C.P., nel P.T.P.R.
Vogliamo cogliere l’occasione per ricordare che non è nella potestà dell’Amministrazione Comunale di indicare siti, industriali o artigianali, né di favorire tipologie di impianti, perché la materia è già normata e codificata dalla legislazione regionale, concorrente a quella statuale, con le linee guida della Regione Puglia, in vigore dal 1° gennaio 2011, che sono, invece, un potente strumento di tutela e governo del territorio. Le aree “non idonee” ad ospitare determinate tipologie di F.E.R. sono di gran lunga più estese e vincolanti di quelle ottenute sommando gli strumenti di pianificazione da voi citati. Tanto efficace che noi riteniamo pongano la parola fine alla possibile realizzazione dei famosi impianti fotovoltaici da 25MW complessivi per il motivo che i centri abitati non sono ritenuti idonei ad ospitare quella tipologia di impianti e con loro un’area di rispetto di 1 Km.
In merito al Parco dei Paduli si rammenta che questa Amministrazione si è fatta promotrice dell’istituzione del Parco Multifunzionale dei “Paduli”, dell’inserimento nel P.T.P.R. quale area di sperimentazione paesaggistica e che, in ultima istanza, il Sindaco di Cutrofiano ha firmato la petizione dei Sindaci, rivolta alla Regione Puglia che si accingeva ad approvare le “Linee Guida”, affinché il Parco dei Paduli fosse escluso, su suolo agricolo, da impianti ad energia rinnovabile. Così è stato.
È bene che le SS.VV. sappiano che uno dei primi atti della nostra amministrazione fu quello di ritirare la cartografia di adeguamento locale al P.U.T.T. (primi adempimenti), perché ritenuta inefficace sotto il profilo della legittimità ed inidonea a tutelare il territorio proprio perché non salvaguardava il canale “Scacciato” e non considerava quegli elementi geomorfologici, come le piane alluvionali, che hanno permesso di fare quadrato e blindare, nelle conferenze di servizi, le delibere di Consiglio Comunale.
Come ricordate, per opporci a quegli impianti selvaggi, abbiamo utilizzato la cartografia P.U.T.T. regionale e non quella comunale, proposta, approvata ed utilizzata nella passata amministrazione da chi oggi vi è accanto nel Forum. Ma questo è un’altro tema.
Prendiamo comunque atto di questo “giusto ravvedimento”.
Questa Amministrazione Comunale, di cui S.E.L. è parte determinante e propulsiva, sta già facendo propri gli strumenti di pianificazione sovraordinati, regionali e provinciali, nello strumento principe della pianificazione locale, il P.U.G., in corso di redazione. Particolare cura è rivolta al tema delle invarianti strutturali del territorio, alla tutela del paesaggio e allo studio delle trasformazioni in atto. Lo strumento per valutare la sostenibilità del “Piano” è la Valutazione Ambientale Strategica, ora obbligatoria e preventiva ad ogni ipotesi di trasformazione del territorio. Così come il principio della copianificazione rende necessario procedere concordemente con regione e provincia in perfetta aderenza al P.T.P.R e P.T.C.P..
Non condividiamo lo scenario relativo all’impatto catastrofico dovuto alle attività estrattive per la semplice constatazione che il “Parco dei Fossili”, già cava a fossa, è stato segnalato fra le buone pratiche paesaggistiche regionali ed è realtà nota in tutta Italia. Così pure il patrimonio ipogeo delle cave di calcarenite è ritenuto da noti e qualificati studiosi uno scenario di grande fascino e bellezza e un’opportunità per la diversificazione economica del territorio. Le aree con crolli, dopo la bonifica, sono dei luoghi di pregio naturalistico e di tutela della biodiversità floristica e zoologica.
Siamo noi gli attori del territorio, spetta a noi costruire soggettività, scenari, liberare energie, accogliere il nuovo, costruire biopolitica.
Nell’augurarvi una serena riflessione su tutta la materia, permetteteci di non aderire per quanto sopra espresso alla vostra petizione, considerandola ininfluente ed inefficace, male indirizzata, conservatrice e non positiva, di nessuna utilità al dibattito sulle F.E.R. già al crepuscolo su suoli agricoli viste le posizioni espresse in Commissione Agricoltura dal Ministro Galan e per la volontà della stessa Ammistrazione Regionale di frenare sulla materia.
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