giovedì 20 maggio 2010

Il sindaco Emiliano contro il Giornale "Una porcata, querelerò Feltri"

Michele Emiliano, a proposito dell'articolo pubblicato oggi dal Giornale ha dichiarato: "l'appalto per la ricostruzione del petruzzelli è stato gestito dalla presidenza del Consiglio dei ministri, è completamente sfuggito sia al Comune di Bari sia alla Fondazione" e il Comune "con la determinazione dei prezzi e con la individuazione delle persone non ha nulla a che vedere".

"Questo - ha sottolineato il sindaco - non vuol dire che Nastasi conoscesse la doppia vita di Balducci, ma che tutto l'appalto è completamente sfuggito sia al Comune di Bari sia alla Fondazione. La stazione appaltante era la struttura del commissario". "Quindi - ha detto ancora - il Comune di Bari non ha nulla a che vedere con la struttura della gara, con la determinazione dei prezzi e con la individuazione delle persone". "Anche questo De Santis - ha proseguito - è persona che era nominata responsabile unico del procedimento, sempre dall'ufficio del commissario. Noi non abbiamo nulla a che vedere con questa storia"



“Così come gli uomini pubblici hanno il dovere di informare la stampa sul loro lavoro, così i giornalisti hanno il dovere di raccontare la verità dei fatti. Purtroppo il Giornale oggi ha attuato un’operazione raccapricciante dal punto di vista professionale e, invece di riportare le notizie correttamente, ha scelto la strada della diffamazione. Operazione che sento di contrastare in maniera forte sotto il profilo personale, non avendo mai ceduto in vita mia ad alcuna intimidazione.
In una situazione nella quale l’attuale Governo viene travolto dagli affari di questa “cricca” è incredibile che il Giornale senta il bisogno di infangare esponenti dell’altro schieramento che nulla c’entrano con le vicende giudiziarie, di fare di tutta l’erba un fascio e sporcare la faccia delle persone perbene. Mettere la mia storia personale accanto a quella del principale indagato di una vicenda così grave e triste per l’intero Paese è un’operazione che io devo respingere chiaramente.
Perché la mia storia personale e la mia faccia sono gli unici beni di cui dispongo. Ho quindi dato mandato ai miei legali di predisporre l’atto di querela nei confronti del Giornale, per questa operazione che non è una semplice leggerezza, ma un’azione premeditata e costruita ad arte.

Mi chiedo infine a cosa miri questa azione diffamatoria: ad interrompere la crescita di popolarità di alcune figure del centro sinistra, come me e come il presidente Vendola, che sono chiaramente pericolose per il centro destra? Forse le nostre parole sono troppo forti e c’è il rischio che il Paese intero si svegli nel sentire la voce della Puglia? Se questo è il pericolo che noi pugliesi rappresentiamo, ebbene, accettiamo la sfida”.
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