domenica 27 febbraio 2011

STOP DELLA REGIONE AL MEGAPARCO FOTOVOLTAICO DI CUTROFIANO



La Regione Puglia, Servizio Tutela delle Acque, ha notificato in data 17/02/2011 al Comune di Cutrofiano il parere negativo di compatibilità con il Piano di Tutela delle Acque relativo alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico da 9.92 MW proposto dalla ditta S.A.C., con sede legale in Brindisi, e che doveva estendersi su complessivi 51 ettari di terreno peraltro posti a ridosso della parte est del centro abitato.
Grande la soddisfazione dell’Amministrazione Comunale che ha visto riconosciute le proprie ragioni considerato che, all’unanimità, il Consiglio Comunale aveva reso motivato parere sfavorevole all’iniziativa proposta e la stessa posizione è stata poi ribadita in data 25 giugno 2010 in sede di Conferenza Servizi a Bari.
Nel merito del provvedimento la Regione Puglia individua l’inconciliabilità dell’impianto con gli indirizzi di tutela e le misure di salvaguardia che il PTA prescrive per le zone B2 ritenendo che già la sua prossimità ad un displuvio naturale sia di per sé una condizione di incompatibilità per la possibile alterazione del naturale deflusso delle acque. In particolare, la struttura di sostegno dei pannelli, potrebbe modificare anche la normale capacità d’infiltrazione delle acque per effetto della parziale impermeabilizzazione del suolo conseguente alle strutture previste.
Vengono perciò ritenute valide e pertinenti le osservazioni del Consiglio Comunale di Cutrofiano che nella seduta del 22 giugno 2010 aveva individuato tali dinamiche come perturbative del regime idraulico del bacino del Canale Piscopio e le aree oggetto dell’intervento come essenziali per mitigare gli effetti esondativi che si ripetono con una certa regolarità in coincidenza di piogge brevi ed intense.
Si ritiene che il parere ambientale espresso dal Servizio di Tutela delle Acque, assieme a quello già espresso dall’ARPA Puglia in sede di Conferenza Servizi e all’inidoneità del sito con le recenti “Linee Guida per l’autorizzazione degli impianti ad energie rinnovabili” in vigore dal primo gennaio 2011 metta la parola fine all’iter per la realizzazione dell’impianto in questione che non è stato mai accolto favorevolmente dal territorio. Già la società FOTOWATIO con propria nota indirizzata all’Amministrazione Comunale aveva reso noto la rinuncia alla costruzione di un altro impianto contiguo a quello della SAC che avrebbe dovuto occupare altri 31 ettari di suolo agricolo per 9.68 MW di potenza elettrica.
Il Sindaco di Cutrofiano, Aldo Tarantini, fa sapere che la Giunta Comunale ha preparato un importante provvedimento in materia teso a dare direttive al Settore Edilizia al fine di procedere alla notifica di decadenza di tutte le DIA ancora in essere, per impianti fotovoltaici su suoli agricoli inferiori ad 1MW, che alla data del 16 gennaio 2011 non avessero proceduto all’allaccio degli impianti. Alla luce delle Linee Guida regionali il territorio di Cutrofiano appare il più largamente tutelato in considerazione della sua dimensione territoriale e per effetto dell’inserimento dell’istituendo Parco dei Paduli fra le aree non idonee ad ospitare impianti fotovoltaici su suolo agricolo. Per inciso il Sindaco tiene a precisare che a Cutrofiano solo lo 0.001 della superficie comunale è impegnato con pannelli fotovoltaici, sicuramente uno degli indici più bassi in assoluto in tutta la Puglia.
Si chiude così un periodo caratterizzato dall’assenza di regole nel settore delle energie rinnovabili che ha rischiato di aggravare le problematiche di assetto del territorio riconoscendo alla Regione Puglia, in particolare agli assessori Barbanente e Nicastro, un ruolo ed una volontà determinante nel ricondurre la materia degli impianti da energie rinnovabili nell’alveo di un corretto inserimento nel territorio.

giovedì 10 febbraio 2011

Risposta del circolo di SEL sulla raccolta Firme per la PETIZIONE proposta dal Forum Amici del Territorio.

Sinistra Ecologia Libertà

Circolo di Cutrofiano

Al Forum Amici del Territorio

Cutrofiano

Oggetto: petizione contro i mega impianti fotovoltaici industriali e sperimentali sul territorio agricolo del comune di Cutrofiano.

Premesso che il circolo di SEL condivide la generica preoccupazione espressa dal vostro forum per il diffondersi degli impianti energetici da fonti rinnovabili sul territorio agricolo, come peraltro reso con pubblico manifesto in cui si condannava il “fotovoltaico selvaggio”, ritiene comunque di non condividere sia nella forma che nella sostanza la petizione di cui vi siete fatti promotori.

Intanto la petizione è rivolta al Sig. Sindaco del Comune di Cutrofiano e all’intero Consiglio Comunale, che già nelle circostanze dei tre impianti contigui, e in tutte le sedi opportune, si è espresso con atti di ferma opposizione. In seconda istanza chiedete all’Ente Locale, che non ha nessuna competenza normativa o regolamentare in materia, se non quella di vigilanza e controllo sulla corretta e puntuale applicazione della normativa vigente in materia di fonti energetiche rinnovabili, di condannare a priori qualsiasi impianto fotovoltaico, di dotarsi di uno strumento regolamentare che disciplini gli impianti, di fare proprie le indicazioni contenute nel P.U.T.T., nel P.T.C.P., nel P.T.P.R.

Vogliamo cogliere l’occasione per ricordare che non è nella potestà dell’Amministrazione Comunale di indicare siti, industriali o artigianali, né di favorire tipologie di impianti, perché la materia è già normata e codificata dalla legislazione regionale, concorrente a quella statuale, con le linee guida della Regione Puglia, in vigore dal 1° gennaio 2011, che sono, invece, un potente strumento di tutela e governo del territorio. Le aree “non idonee” ad ospitare determinate tipologie di F.E.R. sono di gran lunga più estese e vincolanti di quelle ottenute sommando gli strumenti di pianificazione da voi citati. Tanto efficace che noi riteniamo pongano la parola fine alla possibile realizzazione dei famosi impianti fotovoltaici da 25MW complessivi per il motivo che i centri abitati non sono ritenuti idonei ad ospitare quella tipologia di impianti e con loro un’area di rispetto di 1 Km.

In merito al Parco dei Paduli si rammenta che questa Amministrazione si è fatta promotrice dell’istituzione del Parco Multifunzionale dei “Paduli”, dell’inserimento nel P.T.P.R. quale area di sperimentazione paesaggistica e che, in ultima istanza, il Sindaco di Cutrofiano ha firmato la petizione dei Sindaci, rivolta alla Regione Puglia che si accingeva ad approvare le “Linee Guida”, affinché il Parco dei Paduli fosse escluso, su suolo agricolo, da impianti ad energia rinnovabile. Così è stato.

È bene che le SS.VV. sappiano che uno dei primi atti della nostra amministrazione fu quello di ritirare la cartografia di adeguamento locale al P.U.T.T. (primi adempimenti), perché ritenuta inefficace sotto il profilo della legittimità ed inidonea a tutelare il territorio proprio perché non salvaguardava il canale “Scacciato” e non considerava quegli elementi geomorfologici, come le piane alluvionali, che hanno permesso di fare quadrato e blindare, nelle conferenze di servizi, le delibere di Consiglio Comunale.

Come ricordate, per opporci a quegli impianti selvaggi, abbiamo utilizzato la cartografia P.U.T.T. regionale e non quella comunale, proposta, approvata ed utilizzata nella passata amministrazione da chi oggi vi è accanto nel Forum. Ma questo è un’altro tema.

Prendiamo comunque atto di questo “giusto ravvedimento”.

Questa Amministrazione Comunale, di cui S.E.L. è parte determinante e propulsiva, sta già facendo propri gli strumenti di pianificazione sovraordinati, regionali e provinciali, nello strumento principe della pianificazione locale, il P.U.G., in corso di redazione. Particolare cura è rivolta al tema delle invarianti strutturali del territorio, alla tutela del paesaggio e allo studio delle trasformazioni in atto. Lo strumento per valutare la sostenibilità del “Piano” è la Valutazione Ambientale Strategica, ora obbligatoria e preventiva ad ogni ipotesi di trasformazione del territorio. Così come il principio della copianificazione rende necessario procedere concordemente con regione e provincia in perfetta aderenza al P.T.P.R e P.T.C.P..

Non condividiamo lo scenario relativo all’impatto catastrofico dovuto alle attività estrattive per la semplice constatazione che il “Parco dei Fossili”, già cava a fossa, è stato segnalato fra le buone pratiche paesaggistiche regionali ed è realtà nota in tutta Italia. Così pure il patrimonio ipogeo delle cave di calcarenite è ritenuto da noti e qualificati studiosi uno scenario di grande fascino e bellezza e un’opportunità per la diversificazione economica del territorio. Le aree con crolli, dopo la bonifica, sono dei luoghi di pregio naturalistico e di tutela della biodiversità floristica e zoologica.

Siamo noi gli attori del territorio, spetta a noi costruire soggettività, scenari, liberare energie, accogliere il nuovo, costruire biopolitica.

Nell’augurarvi una serena riflessione su tutta la materia, permetteteci di non aderire per quanto sopra espresso alla vostra petizione, considerandola ininfluente ed inefficace, male indirizzata, conservatrice e non positiva, di nessuna utilità al dibattito sulle F.E.R. già al crepuscolo su suoli agricoli viste le posizioni espresse in Commissione Agricoltura dal Ministro Galan e per la volontà della stessa Ammistrazione Regionale di frenare sulla materia.